giovedì, maggio 03, 2012

Io non sono così


Io non sono così:
Vile e Meschino
Forte con i deboli
Umile con i forti

Io non voglio essere così
Urlo alla mia anima vuota
Ascoltando una eco
Che non mi convince

Eppure eccomi qua
A guardare di sottecchi
Con un odio sopito dal tempo
Che emerge incontrollato

Ed il ricordo riaffiora:
troppo piccolo per la mia età
troppo debole per difendermi
troppo ingenuo in un modo inaffidabile

Quante volte, quell’anno
Mi sono nascosto alle sue vessazioni
Forte della sua giovane età
E della vile compagnia dei suoi pari

Troppe volte ho sognato
Di schiacciar come verme
Chi rese un anno di vita
Come un vita di umiliazioni

Ed ora eccomi a riconoscerlo
Tra le sue rughe del tempo.
Un tempo che non fu gentile con lui
Un destino, che forse per sua scelta, non è stato benigno come con me

Lo sguardo basso e dimesso
Il vestito che parla di difficoltà
La piccola spesa da pagare
Nell’altra fila vicino a me

Gli sguardi si incontrano
Ed il suo mi riconosce… forse
Il mio lo ignora… guardando oltre
Non concedendo il premio del suo ricordo

Nella mia debolezza ho vissuto sulla riva del fiume
aspettando passare quel cadavere
Guardandolo ora galleggiare
Trasportato inerme dalla corrente della vita

Un godimento amaro e passeggero
Che non mi fa guardare nel riflesso di quell’acqua
Perché ho paura di vedere quel che ci troverei
Non voglio vedere il suo volto fondersi nel mio

IO NON SONO COSI’
NON VOGLIO ESSERLO
Voglio che l’acqua di quel fiume scorra più veloce
E porti via con sé il cadavere di ciò che non voglio sia più mio

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