giovedì, aprile 19, 2012

Amico mio


Adesso siediti,
amico mio,
e ascolta la mia voce
anche se non ce ne è bisogno.

Lo so, è quasi inutile:
entrambi lo sappiamo da sempre,
ma voglio comunque dirtelo
a voler rafforzare ciò che è già forte

Sei la mia stanza vuota
dove echeggiano infiniti i miei effluvi di parole.
Sei il mio solido terreno
quando i piedi vacillano e la strada della vita si fa palude.

Sei la mia Ragione e Praticità
quando il mio cuore, o l'ira, vogliono decidere per me.
Sei la pacca sulla mia spalla
che mi ha risollevato ogni volta che sono caduto.

Questo io spero di essere anche per te:
un mutuo beneficio
dato senza pretendere ritorno
e ricevuto senza chiedere.

Come pilastri di un ponte antico
incuranti del passare del tempo
insieme a tenere sollevato il ponte della vita
ognuno conscio della presenza dell'altro.

e cada l'universo
nel momento in cui non ci sarò più per te

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